La sanificazione è uno degli interventi maggiormente risolutivi in caso di muffe sui muri.

La muffa è di certo antiestetica ma, cosa ben peggiore, può portare anche danni alla salute. Reazioni allergiche e problemi respiratori sono, infatti, anche legati all’azione di alcune muffe. Appare dunque fondamentale agire tempestivamente sul problema, rivolgendosi sempre a dei professionisti.

Il fai da te è sconsigliato anche perché avere a che fare con le muffe non è semplice. Vanno infatti usate alcune accortezze, come non muoverle dal posto in cui si sono stabilizzate. Spostarle significa infatti disperdere spore nell’aria e agevolare la proliferazione di altra muffa.

Cosa fare in caso di muffa

La prima cosa da fare in caso di muffa è contattare un’impresa che si occupi di questa problematica. Una volta concordate le tempistiche, sarà premura degli addetti isolare l’area dove è localizzata da tutto il resto, senza spostarle o toccarle.

Solitamente viene usato un biocida, da far agire per diverse ore allo scopo di uccidere ogni spora. Solo dopo essersi assicurati che siano inattive, si possono rimuovere con spugne e raschietti. In seguito va effettuata una nuova stesura di biocida, per agire su eventuali spore invisibili.

Sanificazione dopo l’eliminazione di muffe 

Per ripristinare totalmente la salubrità di un ambiente dopo l’eliminazione delle muffe, è consigliabile procedere con una sanificazione. Quella con ozono viene eseguita senza sostanze chimiche nocive per la salute. Questo gas, infatti, è in grado di disintegrare le molecole degli agenti patogeni.

In tal modo, si agisce con la massima efficacia nei confronti delle muffe, impedendone la proliferazione e tutti i rischi ad essa correlati.